Il capitano di una squadra è la figura chiamata a incitare e incoraggiare i suoi compagni nei momenti di difficoltà. Ma allo stesso tempo, in alcuni casi, è anche obbligato a dire con franchezza se le cose non vanno bene. E questo è l'esempio di Danilo, leader e simbolo del Brasile, che in una lunga intervista a Romario Tv ha rilasciato critiche pesantissime nei confronti della sua Nazionale: "Oggi, così com'è, la nazionale brasiliana è un disastro".
LA CRITICA
Danilo, che bordata: “Il mio Brasile oggi è un disastro, Ancelotti può aiutarci”

E poi l'ex difensore della Juventus ha aggiunto il così detto "carico da undici". "È persino difficile dirlo, perché diranno che il capitano della nazionale brasiliana dirà che il Brasile non può vincere il Mondiale. Ma ad ora è così. Spesso sento dire che il Brasile gioca male, come se fosse la cosa più importante. Ma, tra non vincere e giocare un bel calcio o vincere e non giocare bene, preferisco vincere".
Danilo approva la nomina di Ancelotti: "Con lui possiamo migliorare molto. La sua figura darà supporto"
—Danilo si è concentrato anche sull'arrivo in panchina di Carlo Ancelotti, che stanotte all'1 italiana debutterà come tecnico della Seleção contro l'Ecuador. E anche il capitano del Brasile ha speso parole di elogio per l'allenatore italiano: "Avere una figura come Ancelotti ti dà sicuramente più supporto. Credo che ci sarà pressione su di lui per ottenere risultati e forse alleggerirà un po' la pressione sui giocatori".

Ma allo stesso tempo il 33enne verdeoro ha provato a responsabilizzare i compagni: "Noi come atleti, dobbiamo anche dire: 'Aspetta un attimo, l'allenatore è il massimo, dobbiamo trovare un modo, perché è cambiato allenatore diverse volte e le cose non sono migliorate'. Con Ancelotti credo davvero che le cose possano migliorare molto da qui al prossimo anno".
La fiducia del leader e le parole per Ancelotti
—Danilo ha poi proseguito, rimarcando l'importanza di avere Ancelotti alla guida della nazionale: "Come allenatore, come trofei vinti, come rispetto, non c'è niente da dire. E credo che riacquisterà parte del rispetto che la squadra brasiliana ha perso negli ultimi tempi. Sia in termini di dinamiche in campo, di partita, nei confronti con gli arbitri, nei confronti con altri allenatori e altri giocatori. E anche esternamente, la questione amministrativa, ciò che il mondo vede della squadra brasiliana".

Infine, un ultimo appello alla squadra: "Dipende da noi giocatori, dalla capacità di proteggersi da tutto ciò che accade fuori dal campo. La capacità di proteggersi dalle critiche, dalle aspettative, perché queste sono devastanti".
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