Il ricordo di Bayern Monaco-Inter: la partita del triplete nerazzurro
MADRID, SPAIN - MAY 22: Diego Milito of Inter Milan scores the second goal during the UEFA Champions League Final match between FC Bayern Muenchen and Inter Milan at the Estadio Santiago Bernabeu on May 22, 2010 in Madrid, Spain. (Photo by Shaun Botterill/Getty Images)
Nel 2010 la squadra di Moratti e Mourinho ha conquistato l'ambito trofeo proprio nella sfida contro i bavaresi
Alessandro Savoldi
Bayern Monaco-Inter ha da sempre il sapore amarcord e quando le due squadre devono affrontarsi, la mente non può che evocare il ricordo del 22 maggio 2010. Una data incisa indelebilmente nel cuore e nella memoria di tutti i tifosi nerazzurri, per quella che è La Partita per il mondo Inter.
Il compimento di tanti percorsi
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La finale di Champions League Bayern Monaco-Inter del 2010 è, per certi versi, l’intreccio di tante storie nella storia, culminate tutte nello stesso posto e nello stesso momento. C’è la realizzazione dell’impresa di un collettivo, protagonista di una delle più grandi stagioni della storia del calcio italiano. Ecco poi la consacrazione a mito di un allenatore, Mourinho, che ha guidato un popolo alla terra promessa. C’è, inoltre, il successo personale di Massimo Moratti, capace di riportare la Coppa dei Campioni all’Inter 45 anni dopo suo padre Angelo. Infine, per i tifosi nerazzurri, un sogno diventato realtà, dopo anni in cui, nonostante i grandi investimenti della proprietà, a vincere erano sempre gli altri. Oltre a tutto questo, ci sono anche le storie di tanti singoli, da Milito a Zanetti, passando per Materazzi e Eto’o, che hanno coronato le proprie carriere con questo trionfo.
La partita tra Bayern e Inter del 22 maggio 2010 è, di fatto, la terza finale che l’Inter gioca in meno di 20 giorni. La prima è stata a Roma, allo Stadio Olimpico, dove grazie a un gol di Milito ha vinto la Coppa Italia proprio contro i giallorossi di Ranieri. Ironia della sorte, la partita si gioca il 5 maggio, proprio nello stadio dove otto anni prima Ronaldo e compagni avevano perso lo scudetto cadendo contro la Lazio. La Roma è stata la grande avversaria della stagione dell’Inter anche in Serie A. Il 16 maggio l’Inter va a Siena e, con grande sofferenza, vince 0-1, ancora con gol del Principe, conquistando lo scudetto in volata. A questo punto, il 22 maggio, l’Inter può compiere un’impresa mai riuscita a nessuno nella storia del calcio italiano: il triplete. Per farlo dovrà battere il Bayern Monaco nel leggendario Santiago Bernabeu di Madrid.
I protagonisti di Bayern Monaco-Inter
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L’Inter scende in campo dovendo fare a meno di Thiago Motta, squalificato dopo l’espulsione nella semifinale di ritorno a Barcellona. Tra i pali c’è Julio Cesar, protetto da Maicon, Lucio, Samuel e Chivu. A centrocampo due bandiere del club come Cambiasso e Zanetti, con Eto’, Sneijder e Pandev a sostegno dell’unica punta, Diego Milito. Il Bayern risponde con il 4-4-2 di Van Gaal: Butt in porta, Badstuber, Demichelis, Van Buyten e Lahm in difesa. I centrocampisti sono Schweinsteiger e Van Bommel, sulle corsie Robben e Altintop, davanti Muller e Olic. Anche per i bavaresi c’è uno squalificato illustre, Franck Ribery.
Il primo tempo della finale
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La partita corre sui binari dell’equilibrio per più di mezz’ora, con il Bayern che prova a gestire il possesso palla pur senza rendersi pericoloso. Poi, il primo lampo nerazzurro di serata vale il vantaggio. Julio Cesar rinvia dal fondo alla ricerca di Milito, che fa sponda per Sneijder e si butta nello spazio. Il Principe prende il tempo alla difesa avversaria e, servito con un bel filtrante dal trequartista olandese, è solo davanti a Butt. In una frazione di secondo, con un rapidissimo movimento del piede, Milito finta il tiro, il portiere tedesco va per terra e l’attaccante dell’Inter può mettere in porta il gol del vantaggio al 35’. Il Bayern reagisce con Robben ma rischia di subire il raddoppio con il connazionale Sneijder, fermato da Butt: si va negli spogliatoi sullo 0-1.
Il secondo tempo di Bayern Monaco-Inter e la festa di San Siro
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Il secondo tempo vede il Bayern provare ad alzare il ritmo per trovare il pareggio, con l’Inter che accetta il momento senza scomporsi. Dopo un paio di occasioni pericolose, però, al 70’ si creano i presupposti per la seconda stoccata di Milito. Dopo un tiro rimpallato da Samuel la palla cade sulla trequarti nerazzurra, raccolta da Sneijder. L’olandese, prima di venire steso da Badstuber, serve Eto’o in campo aperto. Il camerunense imbuca per Milito, che punta Van Buyten, lo salta e chiude la partita segnando sul palo lontano. Doppietta del Principe,2-0 per l'Inter e delirio nerazzurro. I venti minuti che mancano sono, di fatto, l’attesa del triplice fischio di Howard Webb, con Mourinho che manda in campo anche Stankovic, Muntari e, infine, Marco Materazzi. Matrix, in un cambio carico di significato ed emozione, entra in campo al 92', al posto di uno sfinito Milito, acclamato dai tifosi sugli spalti.
Quando l’arbitro decreta la fine della partita può esplodere la gioia del popolo interista, accorso in massa a Madrid e in Piazza Duomo a Milano per seguire la partita. Una gioia che durerà tutta la notte, con l’apertura dei cancelli di San Siro per accogliere la squadra all’alba del 23 maggio. Al Meazza saranno presenti 50.000 persone, alle 6 del mattino, per celebrare la squadra. Un’alba dolcissima, tramonto di una stagione memorabile e di un ciclo vincente, in cui l’Inter di Mourinho è riuscita a toccare il cielo con un dito.