L'Inter indosserà una maglia gialla contro il PSG, proprio come il Borussia Dortmund nel 1997, ultimo vincitore in giallo nella stessa città di una Coppa delle Grandi Orecchie
Sabato 31 maggio 2025, l’Allianz Arena di Monaco di Baviera sarà teatro della finale di Champions League tra Paris Saint-Germain e Inter. Ma prima ancora del calcio d’inizio, a far parlare è una scelta simbolica e inaspettata: l’Inter scenderà in campo con una maglia gialla, non proprio una rarità assoluta nella storia della Beneamata.
Un colore insolito, ma con precedenti vincenti
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Per i più attenti e nostalgici, la scelta cromatica dei nerazzurri evoca subito un precedente leggendario: la finale del 1997, proprio a Monaco di Baviera, in cui il Borussia Dortmund, proprio vestito di giallo, sconfisse 3-1 la Juventus, un’altra italiana. Quella vittoria rimane uno dei trionfi più iconici nella storia della Champions League, e da allora nessuna squadra con la maglia gialla ha più alzato il trofeo.
Oggi, quasi trent’anni dopo, un altro club europeo - e ancora una volta con un’italiana nell’ultimo atto della Coppa dalle Grandi Orecchie - indossa il giallo in una finale a Monaco. La suggestione è forte: può una scelta cromatica rievocare e forse replicare una notte magica?
La maglia gialla dell’Inter: tra scaramanzia e destino
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La maglia gialla dell’Inter, ufficialmente scelta dai giocatori di Simone Inzaghi (ma anche per motivi scaramantici, ndr), assume un valore quasi mistico. In un calcio sempre più legato al marketing, questa decisione si trasforma in una narrazione carica di simboli e significati storici.
Se il Borussia Dortmund del 1997, allenato da Ottmar Hitzfeld, è passato alla storia anche per l’impatto visivo della sua divisa, l’Inter spera che il giallo possa diventare il colore della gloria europea, proprio come accadde allora nella stessa città ai gialloneri della Ruhr.
PSG e Inter: due tabù da sfatare a Monaco
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Il Paris Saint-Germain, dal canto suo, vuole sfatare il suo tabù personale: vincere la prima Champions League della sua storia, dopo anni di investimenti e delusioni. L’Inter, invece, punta alla quarta, e spera di farlo rievocando un precedente che a Monaco profuma di leggenda.
Due club, due storie diverse, un’unica finale carica di tensione e memoria. Sarà la tradizione o la novità a prevalere? E il colore giallo tornerà davvero a brillare sul tetto d’Europa?